CHIESA MARIA SANTISSIMA DELLA VISITAZIONE
CHIESA MADRE
L'epoca della fondazione della Chiesa Madre di Senise non è determinabile con certezza.
Francesco Bastanzio la considera "antichissima" e questa affermazione trova riscontro in una lettera dell'Arciprete D. Giuseppe Antonio Sole, diretta all’Intendente di Basilicata in data 3.5.1828, perchè emanasse disposizioni per la pronta riparazione del tetto, nella quale si afferma che la Chiesa Parrocchiale è stata “fabbricata da tempo che non è a memoria d'uomo, anzi così antica che risale a secoli, come l'attesta quanto esiste nella stessa”.
Inoltre, a fine Ottocento, nel sollecitare la Prefettura per interventi sul Campanile semicrollato, alcuni cittadini di Senise dichiarano che il Campanile medesimo era di antica costruzione, rimontando forse alla dominazione Normanna.
A parte queste affermazioni di carattere soggettivo, riteniamo che occorre partire da documenti certi per tentare una ricostruzione cronologica; uno di questi documenti è costituito dalla Bolla del Papa Nicolò II, emanata il 25 agosto 1059 a Melfi, con la quale si confermava al Monastero della Santa Trinità di Venosa la cella di S. Pietro Apostolo in castello Senensi finibus Calabriae.
Nel 1059, quindi, a Senise c’era un castello, ossia un borgo fortificato, che doveva essere sorto da tempo, perchè nella Bolla si parla di “conferma” della cella.
Il problema è stabilire quando e da chi era stato eretto questo borgo.
L'inizio della costruzione dei castelli in Italia viene generalmente attribuito ai Normanni, ma nel caso di Senise, che a metà dell’XI secolo era già fornito di un imponente sistema fortificato, non è possibile far risalire ad essi un'opera siffatta, la cui costruzione richiedeva un periodo di tempo adeguato, atteso il loro arrivo recente nella Valle del Sinni, che allora faceva parte della Calabria.